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BUILDING |
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Aula Paolo VI (Aula Nervi - Aula delle Udienze Pontificie)
Paul VI Audience Hall |
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DESIGNER |
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DESCRIPTION |
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"Nel 1964, presentando il primo progetto dell'Aula delle udienze, Pier Luigi Nervi cosciente dell'impegno assunto, espresse il dubbio di non essere all'altezza di realizzare l'opera prevista ai piedi della cupola michelangiolesca. Ma oggi siamo al cospetto di un atto di coraggio e di umiltà: elementi che hanno caratterizzato le opere e la vita di Nervi. L'opera potrebbe essere definita una «macchina per vedere ed udire» pensata e realizzata con infinito amore durante otto lunghissimi anni ad essa interamente dedicati. L'Aula delle Udienze è stata inaugurata e benedetta dal Pontefice il 30 giugno 1971."
"L'Aula delle udienze nella Città del Vaticano", L'Industria Italiana del Cemento, dicembre 1973, p. 797 |
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"Allo scopo di focalizzare l'attenzione dei presenti sul trono papale non ci sembra esagerato dire che l'Aula presenta un vero e proprio «trasporto» di effetti plastici. Ciò è stato ottenuto anzitutto con la forma trapezia della pianta e inoltre mediante una rigorosa progressione di rapporti nella geometria delle onde della volta. Dalla combinazione di questi due elementi deriva una prospettiva fortemente deformata ed un rincorrersi di spirali convergenti dall'alto verso il trono papale insospettate e variabili con il variare del punto di vista dello spettatore che si muove entrando."
"L'Aula delle udienze nella Città del Vaticano", L'Industria Italiana del Cemento, dicembre 1973, p. 800 |
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"L'aula lunga circa 80 m. e capace di contenere fino a 20.000 persone si annuncia all'esterno della Città del Vaticano affiorando dalle mura su via di Porta Cavalleggeri con uno dei prospetti laterali rivestiti in travertino, dominati da un "rosone" ellittico. L'impianto trapezoidale, la geometria della copertura e il profilo a doppia curvatura della platea sono i disposiivi di uno spazio "spettacolare" concepito per raccogliere l'attenzione sul trono papale allestito sul lato corto dell'aula. L'intensità variabile della luce che si diffonde dalle lunghe asole che intervallano gli intradossi degli archi, amplifica l'effetto di convergenza prospettica dell'invaso verso la tribuna del pontefice."
Luca Veresani, Marco Visconti, "Pier Luigi Nervi e Roma", Domus 766, dicembre/december 1994, "Itinerario/Itinerary" 107 p. 94 |
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MATERIALS |
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concrete, cement, marble, travertin, glass, reinforced concrete glass Calcestruzzo Il tipo scelto è molto particolare, in grado di consentire non solo il raggiungimento di requisiti estetici richiesti, ma anche il superamento delle problematiche tecniche legate all'esecuzione dell'opera. La volontà di creare grandi spazi con una struttura snella richiedeva infatti l'utilizzo di una fitta armatura, con conseguenti difficoltà di getto. Il calcestruzzo usato è stato così realizzato con un andamento granulometrico discontinuo, usando solo tre pezzature quali "risino" (0-4 mm), "riso" (4-8 mm), "noce" (20-30 mm) nelle percentuali di 15, 25 e 60, ottenendo una miscela quasi priva della componente finissima, ma con una abbondante presenza di quella grossa per aumentare le resistenze meccaniche. In particolare gli inerti sono costituiti da marmo bianco chiaro apuano, di prima qualità proveniente dalla zona di Lucca, mentre il cemento è di tipo bianco così da avere una elevata brillantezza e purezza nel colore oltre ai requisiti fisici e chimici dei cementi portland, per non parlare poi di un rapido indurimento e di una alta resistenza. Cemento bianco e inerti di marmo apuano portano alla realizzazione del ferrocemento che caratterizza la copertura, composta da 42 archi parabolici (circa m. 70 di luce) tra loro affiancati e costituiti da 18 elementi ondulati prefabbricati. All'interno delle onde è stato inserito l'impianto di condizionamento dell'aria e la loro forma consente la correzione acustica, oltre alla focalizzazione dell'attenzione dei fedeli sul trono papale con il loro intensificarsi in prossimità di esso.
Rivestimento esterno in travertino Lastre di notevole spessore, ancorate alla struttura attraverso delle grappe di bronzo di alluminio di adeguate dimensioni, rivestono tutte le facciate esterne dell'opera, fatta eccezione per quella del Sinodo. Questi elementi in travertino hanno uno spessore di circa cm. 5 e dimensioni pari a m. 1,50 per m. 2,00 e sono state rifinite mediante sabbiatura, tranne le lastre poste negli angoli che invece hanno uno spessore di cm. 6 e una superficie bocciardata a formare il bugnato. Anche il cornicione che corre su tutti i lati dell'edificio si compone di blocchi di travertino formanti una copertina e da blocchi verticali per la sottocopertina, aventi uno spessore di circa cm. 25 e una lunghezza di m. 1,50, per un peso di circa 500 kg.
Pavimentazione La pavimentazione del palco sul quale è collocato il trono papale e quella dell'atrio d'ingresso alla Sala sono realizzate in marmo Calacatta Vagli.
Finestre ovali Ai lati della Sala ci sono due grandi finestre di forma ellittica costituite da un vano finestra e da due imbotti, di legno all'interno, di travertino all'esterno. Per ciscun imbotte esterno dei due rosoni sono stati necessari 28 conci di travertino dal peso compreso tra i 40 e i 100 quintali, ancorati alla struttura cementizia mediante grappe in bronzo di alluminio opportunamente dimensionate. Nel vano finestra è stata collocata la struttura portante a nervature, realizzata con elementi prefabbricati di conglomerato di cemento bianco. Tra le nervature è presente una tamponatura di mattoni di vetro, per la cui messa in opere sono intervenuti specialisti vetrai. La muratura in mattoni di vetro, che ha uno spessore di cm. 10 e si presenta sfaccettata all'esterno e liscia nella parte interna, è dotata di proprietà elastiche inalterabili nel tempo e una elevata resistenza agli agenti atmosferici. I mattoni di vetro che la compongono sono stati uniti tra loro mediante sigillanti al silicone e, subito dopo la loro messa in opera, sono stati sottoposti ad un accurato controllo di ermeticità: lungo i giunti fu indirizzato, a distanza ravvicinata, un getto d'aria compressa proveniente dall'esterno, mentre all'interno l'operazione veniva seguita con un recipiente contenente talco, la cui eventuale spolveratura metteva in evidenza difetti della saldatura che così poteva essere ripresa su entrambe le facce. Nei vani tra le nervature, ultimato il montaggio della parete in mattoni di vetro, furono inserite le lastre di vetro colorate di Haynal, prevedendo una piccola intercapedine tra esse e la muratura stessa.
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BUSINESS ENTERPRISES |
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Floors and panelling |
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Sustainable solutions |
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Construction materials |
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ECO-SUSTAINABILITY |
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Negli ultimi anni la copertura dell'Aula Paolo VI in Vaticano si presentava in evidente stato di degrado, conseguenza del tempo trascorso dalla data della sua realizzazione. Per questo nel 2008 si è reso necessario un intervento di restauro, che è stato realizzato con l'integrazione di un impianto fotovoltaico donato dalla società tedesca SolarWorld AG al Santo Padre ed al Vaticano. |
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Architecture and sustainability |
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"La pianta, di forma trapezoidale, è planimetricamente disposta in adiacenza alle Mura Vaticane, nel tratto prospiciente Via di Porta Cavalleggeri ed il suo asse longitudinale è disposto in direzione Est-Ovest. Una delle caratteristiche principali della sua architettura esterna è costituita dalla configurazione della copertura, di superficie complessiva pari a circa 6800 mq., con una volta ribassata a doppia curvatura. Sulla sua superficie sono stati disposti 4800 pannelli di cemento armato, sostenuti da appositi cavalletti in ferro che li mantengono sollevati dal solaio di copertura a circa 2 m. di altezza, con funzione di ombreggiamento dell'irraggiamento solare. Questi elementi, denominati appunto "ombrellini parasole", per la loro funzione protettiva, sono accoppiati a "V" e disposti lungo fasce longitudinali, metà dei quali rivolgono la loro superficie a Sud ed altrettanti a Nord. L'età della costruzione, che risale a circa 40 anni prima, ha comportato il manifestarsi, specie negli ultimi anni, di un diffuso degrado, particolarmente per i citati pannelli in calcestruzzo, facendo prevedere la necessità di un accurato ed oneroso restauro, talora con la prevedibile esigenza di una completa sostituzione. La constatazione di questo forte degrado complessivo, la conseguente necessità di dover intervenire con urgenza sui pannelli di cemento, unitamente ad altre considerazioni di carattere generale, quali la esigenza di componenti piani a protezione della volta, l'ampia superficie utilizzabile della stessa, pari a circa 5000 mq., l'orientamento dell'edificio rispetto agli assi cardinali, la modernità architettonica dell'edificio, caso assai raro nel tessuto edilizio Vaticano, hanno fatto riflettere sull'opportunità unica e irripetibile che si stava presentando, per rendere la copertura integrabile con un nuovo impianto tecnologico di tipo fotovoltaico, compatibile sia dal punto di vista architettonico, che da quello ambientale. A seguito di queste valutazioni, la Direzione dei Servizi Tecnici, ha ritenuto di affidarsi ad una qualificata consulenza per la stesura di un progetto di fattibilità di massima, rivolgendosial Prof. Livio De Santoli, energy manager dell'Università di Roma "La Sapienza", unitamente al suo staff, composto dal Prof. Cianfrini, Ing. Marino, Prof. Corcione, Arch. Rossetti, Ing. Fraticelli, i quali in breve tempo hanno valutato positivamente l'iniziativa. Il progetto, redatto in stretta collaborazione con la Direzione dei Servizi Tecnici del Governatorato, ha consentito di caratterizzare con un valore aggiunto il restauro della copertura ideata da Pier Luigi Nervi, trasformando gli elementi passivi di ombreggiamento che di per sè già consentivano un risparmio energetico, per il contenimento dei consumi dell'impianto di condizionamento interno alla sala, in elementi attivi, che, oltre al mantenimento dell'ombreggiamento, divenivano ricettori dell'energia solare, trasformata in energia elettrica."
Pier Carlo Cuscianna, Mauro Villarini (ed.), L'energia del sole in Vaticano, Città del Vaticano 2010, p. 32-33 |
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Systems typology |
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La realizzazione del progetto è consistita essenzialmente nell'asportazione di tutti i 4800 elementi ombreggianti in calcestruzzo di cemento armato, sostituendo quella metà, la cui superficie era rivolta verso sud, con moduli fotovoltaici, mentre l'altra metà, orientata verso nord, con pannelli in alluminio semiriflettenti, in modo da incrementare l'effetto dell'irraggiamento sui moduli fotovoltaici. Tutto ciò utilizzando gli stessi supporti metallici preesistenti, con la sola modifica che consente la rotazione dei pannelli diffusori, per le necessarie operazioni di pulitura delle superfici, a vantaggio della loro efficienza, oppure per qualsiasi altro tipo di manutenzione. L'energia solare, trasformata in corrente elettrica continua dai moduli fotovoltaici, si avvale di numerosi inverter, posti sulla copertura, per trasformarla in corrente alternata, e quindi, tramite fasci di cavi, trasferirla alla cabina elettrica di trasformazione, sita nella parte basamentale dell'Aula, per alimentare, oltre all'Aula, le zone del Vaticano ad essa limitrofe."
Pier Carlo Cuscianna, Mauro Villarini (ed.), L'energia del sole in Vaticano, Città del Vaticano 2010, p. 32-33 |
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Performance of energy |
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Dati dimensionali Superficie totale copertura: mq. 5.000 Superficie moduli FV: mq. 2.134 Superficie moduli riflettenti (+5% efficienza): mq. 2.134 Potenza installata: 221,59 kWp Moduli FV (Si monocristallino): 2.394 da 90 W medi Energia autoprodotta: 300 MWh/anno Energia primaria risparmiata: 80 tonnellate equivalenti di petrolio/anno Emissioni evitate: 225 tonnellate di CO2/anno Tempo di realizzazione dell'opera: 2,5 mesi (dal 1-9-08 al 15-11-08) Valore dell'opera: € 1.300.000,00
Pier Carlo Cuscianna, Mauro Villarini (ed.), L'energia del sole in Vaticano, Città del Vaticano 2010, p.120 |
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General ecology |
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Progetto e Direzione dei Lavori DIREZIONE DEI SERVIZI TECNICI Direttore: Ing. Pier Carlo Cuscianna Direzione lavori: Ing. Pier Carlo Cuscianna, Ing. Mauro Villarini Coordinamento della Sicurezza: Ing. Mauro Villarini Studio di fattibilità: Prof. Livio de Santoli
Progetto Esecutivo e Realizzazione SOLARWORLD AG Presidente: Frank Asbeck Direttore tecnico: Olaf Jacob Responsabile di cantiere: Andre Koekenhoff Responsabile delle strutture: Wolfgang Rauchel TECNOSPOT SRL Presidente: Gert Gremes Responsabile tecnico:Hans Mairhofer
Pier Carlo Cuscianna, Mauro Villarini (ed.), L'energia del sole in Vaticano, Città del Vaticano 2010, p.139 |
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LOCATION |
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Continent |
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Vatican City [Status Civitatis Vaticanæ] |
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Town |
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Vatican City [Status Civitatis Vaticanæ] |
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Address |
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Via Teutonica, 00120
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MAP |
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TYPOLOGY |
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ARCHITECTURE | Buildings for cultural activities
Conference halls
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CHRONOLOGY |
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Project |
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1966
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Realisation |
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1971 |
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AWARDS |
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2008 |
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European Solar Prize Eurosolar, Berlin |
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BIBILIOGRAPHIC REFERENCES |
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Pier Carlo Cuscianna, Mauro Villarini (ed.), L'energia del sole in Vaticano, Città del Vaticano 2010 |
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Conny Cossa, Moderne im Schatten. Die Audienzhalle Pier Luigi Nervis im Vatikan, Schnell & Steiner, Regensburg 2010
tr.it.: Modernismo all'ombra. La Sala delle udienze pontificie di Pier Luigi Nervi, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010 |
|
Ralf van Bühren, Kunst und Kirche im 20. Jahrhundert. Die Rezeption des Zweiten Vatikanischen Konzils, Ferdinand Schöningh, Paderborn 2008, pp. 58-59, 314-317 |
|
Sergio Polano, Marco Mulazzani, Guida all'architettura italiana del Novecento, Electa, Milano 2004, p. 470 |
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Luca Veresani, Marco Visconti, "Pier Luigi Nervi e Roma", Domus 766, dicembre/december 1994, "Itinerario/Itinerary" 107 pp. 87-94 |
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"L'Aula delle udienze nella Città del Vaticano", L'Industria Italiana del Cemento, dicembre 1973, pp. 797-844 |
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CLIENT |
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DIMENSIONAL DATA |
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Volume |
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Floors |
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n. 2 above ground n. 1 underground |
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Surface |
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covered sq.m. 10.000
Private Audience Hall sq.m. 150 Roof Covering sq.m. 6,800 2 Oval Windows sq.m. 180 |
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Capacity |
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Hall of Papal Audiences 12,000 people standing sitting about 8,000 |
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Number |
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Coverage 42 parabolic arcs elementary 18 prefabricated corrugated elements 2,400 solar modules on the roof |
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Diameter |
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Oval Windows glass m. 15.80 and m. 5.70 exterior frame extensions m. 24.80 and m. 8.00 |
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STRUCTURES |
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Developer |
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Impresa Ingg. Nervi e Bartoli |
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Construction supervision |
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Direzione Generale dei Servizi Tecnici |
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Art intervention |
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János Hajnal, was a hungarian-born artist and illustrator based in Italy, created the two large oval windows that light entering inside the Paul VI Audience Hall
The factory organ Mascioni in 1970 built the large organ that sits on the bottom of the Paul VI Hall, following the project that Raffaele Manari, Italian organist and composer, in 1933 worked for the organ of the Pontifical Institute of Sacred Music
Pericle Fazzini, artist, sculptor and painter Italian, between 1970 and 1975 realized for the Paul VI Hall the Resurrection, a large bronze sculpture that extends for twenty meters on the middle section of the bottom wall of the hall. At the center is the risen Christ emerging from a chaos indefinite depicting the death |
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CREDITS |
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Photos courtesy of SolarWorld, U.S. Department of Defense, Prestphoto | architectour.net
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