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Cantine Santa Margherita
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DESIGNER |
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DESCRIPTION |
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Il restyling della sede storica della cantina Santa Margherita a Fossalta di Portogruaro (Ve) è un progetto coinvolgente per la segmentazione temporale, dal 2009 al 2011, e per il sodalizio professionale instaurato fra Westway Architects e la proprietà. Un intervento in più tappe, ma unitario nella composizione, che ha interessato prima la copertura dell’area di stoccaggio, poi la copertura e la facciata dell’area di vinificazione e infine la facciata della cantina e degli uffici. Un progetto perseguito con l’intenzione di dare continuità formale e funzionale all’insieme costruito, costituito da edifici differenziati per periodo di costruzione e tipologia.
Fulcro del progetto è il sistema di coperture, che segue l’andamento scomposto degli edifici unificandoli visivamente, di cui è protagonista la grande pensilina per la protezione della zona di stoccaggio delle bottiglie vuote, progettata con una serie di portali metallici parzialmente coperti che prosegue come elemento a sbalzo per definire e connettere i percorsi di collegamento fra le varie aree produttive, ma anche per ridisegnare gli spazi esterni così come l’alternanza di pieni e vuoti, zone opache e vetrate. Una marcata linea che sovrasta parzialmente la facciata a doghe orizzontali in zinco titanio dei due edifici adibiti alla vinificazione e alla cantina vera e propria. E il suo colore “rosso terra” è un esplicito omaggio al prodotto che qui viene lavorato e conservato. Sull’angolo lascia spazio allo svolgersi della facciata di zinco che piega e diventa anch’essa copertura di un porticato caratterizzato dalla parete vetrata retroilluminata con fondi di bottiglia (2000 pezzi). Il rivestimento in zinco titanio si estende poi sulla facciata dell’edificio degli uffici amministrativi sdoppiandosi nel colore (grigio chiaro), nella disposizione delle doghe (in verticale), elementi che insieme alla pensilina del piano terra, parte integrante del sistema di coperture, concorrono a suddividere in due il prospetto. Qui la facciata risulta sagomata sul profilo dell’edificio retrostante e incisa da profondi imbotti svasati in corrispondenza delle finestre, con lo scopo di convogliare all’interno la maggiore quantità di luce naturale. La pensilina chiude il percorso coperto che perimetra i vari edifici e garantisce riparo, in estate e in inverno, agli addetti negli spostamenti pedonali. |
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Gli interventi architettonici nel loro insieme hanno ridefinito l’immagine del luogo di lavoro nel momento stesso in cui la committenza stava rinnovando ulteriormente molte attrezzature e processi di lavorazione. E’ stato quindi messo in moto un processo di trasformazione aziendale rappresentato e suggellato dall’intervento architettonico sul prospetto principale.
La prima fase del progetto ha riguardato la realizzazione della grande pensilina di stoccaggio per i pallet delle bottiglie di vetro, per evitarne l’esposizione nociva ai raggi UV, che costituisce l’elemento caratterizzante dell’intero intervento progettuale. Un portale che si sviluppa per più di 110 metri, lungo il fronte principale della zona stoccaggio. La struttura è costituita da travi e pilastri ad angoli retti, geometria solida per la sismicità della zona, i cui elementi verticali sono posizionati, da una parte, vicino agli edifici esistenti, per non intralciare la movimentazione dei mezzi e delle merci, e dall’altra nell’aiuola oltre la strada in asse con gli alberi esistenti, in modo da formare un corridoio funzionale di tre metri. Al di sotto della copertura, il piazzale di manovra e stoccaggio è stato completamente ridefinito, anche attraverso il posizionamento della zona di pigiatura dell’uva, che segna l’inizio della lavorazione del vino, conservato in serbatoi di acciaio inox nella contigua zona di vinificazione. Zona che si trova all’interno di due capannoni il cui fronte risulta sfalsato rispetto al restante nucleo produttivo. La nuova copertura, con funzione di riparo dalle intemperie e dal sole, diventa l’elemento che integra dal punto di vista architettonico i diversi blocchi produttivi esistenti.
L’area di vinificazione e la cantina diventano parte costitutiva del prospetto del fronte principale che presenta una diversa consistenza: dal vuoto dell’area di stoccaggio, alla trasparenza della facciata in vetro, sostenuta da pilastri in acciaio opportunamente posizionati per inquadrare i serbatoi di acciaio inox per la vinificazione che si trovano all’interno, alla materialità opaca del rivestimento in doghe di zinco-titanio in Pigmento Rosso Terra dell’area di conservazione (cantina). Facciata (42x6,5 metri) che viene definita verso il cielo da un piccolo elemento di chiusura: una piega in zinco-titanio con funzione di gocciolatoio. Facciata apparentemente statica ma con molti elementi di dinamicità: il gioco cromatico di alcune doghe di colore grigio; il giro ad angolo retto per andare a intercettare l’edificio degli uffici amministrativi dell’azienda e, in corrispondenza di questo angolo, la trasformazione da semplice superficie in articolato spazio vuoto generato dall’arretramento della facciata principale. L’attacco al cielo è stato definito da una piccola ma forte piega, sempre in lamiera di Zinco-Titanio, con funzione di gocciolatoio che con la sua piccola ombra continua disegna la chiusura della facciata stessa. Si viene così a formare una grande massa scolpita e uno spazio coperto (23x6 metri) da una pensilina completamente rivestita in zinco-titanio che definisce con grande forza l’angolo di tutto il sistema di facciata. Angolo che genera una zona buia in parte contrastata con la realizzazione di una parete di più di duemila bottiglie retroilluminate, contenute frontalmente da una grande vetrata a filo facciata, e sostenute da una serie di mensole in acciaio allineate alle doghe del rivestimento. Rivestimento che prosegue su tutta la facciata dell’edificio degli uffici amministrativi con una doppia proposta di colore e di orientamento delle doghe: Pigmento Rosso Terra a doghe verticali per la zona bassa definita da una pensilina ad altezza d’uomo, e Pigmento Grigio a doghe orizzontali per la zona alta. La facciata è stata sagomata sul profilo dell’edificio retrostante e poi incisa da finestre ad imbotte per convogliare tutta la luce possibile all’interno degli uffici. La pensilina davanti agli uffici costituisce il terzo elemento di un sistema di coperture realizzato come un percorso continuo coperto dagli uffici alla zona di stoccaggio, per garantire riparo agli spostamenti pedonali con qualsiasi condizione atmosferica. |
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Il portale della zona di stoccaggio |
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La struttura a travi e pilastri in acciaio, che si sviluppa per più di 110 metri lungo il fronte principale della zona stoccaggio, ha una profondità di 15 metri per 6 metri di altezza. La trave a doppia T presenta piatti metallici sagomati su disegno, per sottolineare la forza ma anche l’eleganza dell’acciaio. Il portale, con un altezza tale da garantire agevolmente il sottostante transito dei mezzi pesanti, è formato da pilastri di 6 metri di altezza, distanti fra loro 30 metri, che accolgono la trave di circa 1,7 metri di altezza, dimensionata più per la grande luce da coprire che per il peso della copertura, che non insiste sull’intera luce del portale stesso. Infatti una parte significativa delle travi, finita la porzione di copertura, rimane completamente a vista ritmando lo spazio ogni 10 metri e aumentando il senso di leggerezza dell’intera struttura. Per sottolineare la funzione portante della trave, solamente sotto l’ingombro della copertura, sulle due facce sono stati inseriti dei fazzoletti verticali di irrigidimento, seguendo il passo delle strutture secondarie di controvento; strutture che sono rese invisibili in quanto la copertura è stata appositamente posizionata con l’intradosso sopra la trave con lo scopo di garantirne l’autonomia formale e tettonica e amplificare l’impressione di galleggiamento. La struttura in acciaio è verniciata in bianco, colore che ne enfatizza le forme sotto il sole e la rende più esile e leggera. |
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MATERIALS |
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zinc, aluminium, polycarbonate, steel ZONA STOCCAGGIO: Struttura portante in pilastri e travi in acciaio: 11 pilastri e 11 travi in acciaio Copertura in lamiera grecata di alluminio: 2257 mq Lucernari in policarbonato: 73 mq Pavimentazione esterna in battuto di cemento: 250 mq Pavimentazione esterna in asfalto: 2000 mq
ZONA VINIFICAZIONE: Struttura portante travi e pilastri metallici Struttura portante della falda esterna con IPE 400 Copertura in lamiera grecata di alluminio: 730 mq Facciata vetrata: 230 mq Facciata in policarbonato: 23 mq
ZONA CANTINA: Copertura in lamiera grecata di alluminio: 218 mq Rivestimento in doghe di zinco titanio: 546 mq Parete vetrata retroilluminata con bottiglie: 27 mq
ZONA UFFICI: Rivestimento pensilina esterna in alluminio precoibentato: 68 mq Rivestimento inferiore in doghe di zinco titanio color rosso terra: 110 mq Rivestimento superiore in doghe di zinco titanio colore grigio: 233 mq Infissi in alluminio: 200 mq Pavimentazione esterna in cubetti di porfido: 600 mq
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BUSINESS ENTERPRISES |
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Builder |
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VRC - Veneziana Restauri Costruzioni |
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Metal carpentry |
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BIT Costruzioni metalliche |
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Domotics and electrical systems |
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External walls and facades |
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Umicore Building Products - VMZINC |
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Doors and windows |
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Glass |
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Fasteners |
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Floors and panelling |
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Roofs |
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ARCHITECTURE | Rural buildings
Wine cellars and wineries
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2008
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2009 - 2011 |
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sviluppo a terra: mq. 3300 area verde: mq. 427.51 facciata vetrata: mq. 230 copertura in lamiera grecata di alluminio: mq. 3200 rivestimento in doghe in zinco titanio: mq. 890 parete vetrata retroilluminata: mq. 27 facciata in policarbonato: mq. 23 rivestimento pensilina esterna in alluminio precoibentato: mq. 68 serramenti in alluminio (uffici): mq. 200 |
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Lenght |
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sviluppo lineare facciate: ml. 235 |
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STRUCTURES |
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Photos © Moreno Maggi Drawings © Westway Architects Text edited by Westway Architects Courtesy by Westway Architects
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